22/07/2019 “rianimazione” dell’umanità ad opera dello Spirito Santo (prima parte)
Gesù disse : “ In verità, in verità, ti dico se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio (Gv 3,5). Quindi per entrare nel Regno di Dio e ripristinarlo sulla terra, bisogna lasciarsi investire dallo Spirito Santo e accogliere e comprendere le verità che Dio si è degnato di rivelare sul suo Regno, per renderci suoi figli. Che sia questo il tempo dello Spirito Santo, il tempo in cui si sta diffondendo la sua opera di luce infinita, di amore immensurabile, di “ rianimazione” dell’umanità, lo si può capire dalle lezioni tutte di Cielo, che la mamma Celeste fa a Luisa Piccarreta nel libro “La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà”. Nella meditazione del trentesimo giorno del mese di maggio, Luisa si rivolge a Maria, Regina del Cielo, Maestra degli Apostoli , sede e centro della Chiesa nascente e chiede aiuto, perché possa far scendere in lei lo Spirito Santo, affinché bruci ciò che alla Divina Volontà non appartiene, in modo che il Volere Divino possa stendere i suoi mari di luce nella sua anima e mettere il suggello del suo Fiat in tutti i suoi atti. La Vergine Maria dà le sue lezioni in maniera sublime, descrive con dolcezza il momento in cui, mentre era con gli Apostoli nel Cenacolo, scese lo Spirito Santo, promesso da suo Figlio. Ricorda : quanta trasformazione avvenne negli Apostoli! Come furono investiti, acquistarono nuova scienza, fortezza invincibile, amore ardente; una nuova vita cominciò a scorrere in loro, che li rendeva impavidi e coraggiosi, in modo che si divisero in tutto il mondo, per far conoscere la Redenzione e mettervi la vita per il loro Maestro.
Messaggio di Dio Padre:
"La Mamma Celeste continua ancora il suo Magistero nella Chiesa, non vi è cosa che da Lei non discenda, ed Ella si sviscera per amore dei suoi figli. Ora, in questi tempi, vuole mostrare un amore speciale, col far conoscere come tutta la sua vita fu formata nel Regno della Divina Volontà e, per farci vivere in questo Regno così santo, la Mamma promette che farà scendere lo Spirito nelle nostre anime, affinché bruci tutto ciò che è umano e col suo soffio refrigerante imperi su di noi e ci confermi nella Divina Volontà."
Gli scritti di Luisa sono un capolavoro intessuto di Spirito Santo, spesso si fa riferimento alla sua azione vivificatrice , trasformatrice. Gesù in un brano benedice questi scritti, benedice ogni parola, benedice gli effetti e il valore che essi contengono, effetti che si possono ottenere solo con l’intervento dello Spirito Santo, poi chiama gli angeli e dice loro di toccare la fronte di due Padri che dovevano vedere gli scritti, per imprimere lo Spirito Santo, onde infondere in essi la luce per poter far comprendere le verità e il bene che ci sono in questi scritti.
Nelle Sacre Scritture lo Spirito Santo non viene rappresentato sotto forma umana, ma sotto forma di colomba , di nube luminosa , di lingue di fuoco e di soffio. Nel “Veni Creator Spiritus” lo Spirito Santo viene chiamato “dito della mano di Dio”, ebbene Gesù, parlando a Luisa dei suoi scritti, sottolinea che la sua parola è sempre nuova, penetrante, piena di freschezza divina, di soavità mirabile, di verità sorprendenti, cui l’intelletto umano è costretto a piegare la fronte e a dire: “Qui c’è il dito di Dio “. Negli scritti di Luisa si fa soprattutto esplicito riferimento allo Spirito di Dio parlando di “alito”. Gesù parla spesso della creazione dell’uomo, del capolavoro della Potenza creatrice, dove l’Eterno non a spruzzi , ma ad onde, a fiumi, gettò il suo amore, la sua bellezza, la sua maestria e, preso da eccesso d’amore, mise Se stesso come centro dell’uomo. Creò quindi l’uomo a sua immagine e somiglianza, dal fondo del suo Amore vi tirò un respiro e col suo Alito onnipotente gli infuse la vita, dotandolo di tutte le sue qualità, proporzionate a creatura. Quindi l’uomo fu formato, ebbe principio, nacque nell’amore del suo Creatore, era giusto che crescesse come impastato e alitato come una fiammella dal soffio di chi tanto l’amava. Quanti prodigi concorsero nel creare l’uomo! Con l’alito gli fu infusa l’anima, nella quale la paterna bontà di Dio gli infuse tre soli che furono formati dalla Potenza del Padre, dalla Sapienza del Figlio e dall’Amore dello Spirito Santo. Questi tre soli erano le tre potenze: intelletto, memoria e volontà da cui dovevano essere diretti, animati e ricevere la vita tutti gli atti umani. Gesù torna spesso sul tema della creazione dell’uomo e dice che le tre Divine Persone nel crearlo gli infusero l’anima con l’alito, perché volevano infondergli la parte più intima del loro interno quale è la Divina Volontà, che gli avrebbe portato insieme tutte le particelle della loro Divinità, che egli poteva contenere come creatura, ma l’uomo , ingrato, volle romperla con la loro Volontà e sebbene gli rimase l’anima, la volontà umana che prese il posto della Divina, lo offuscò, lo infettò e rese tutte le particelle divine inoperose, tanto da disordinarlo tutto e contraffarlo . Nonostante tutto ,Dio, volendo ora disporlo di nuovo a ricevere la Divina Volontà, vuole ritornare ad alitarlo, affinché il suo alito gli metta in fuga le tenebre, le infezioni e renda operose le particelle della Divinità, infuse in lui nella creazione.
Quindi il progetto di Dio per questi tempi è che possa continuare ad alitarci con la forza del suo Spirito. Gesù sottolinea questo concetto e ribadisce che il suo alito, fiatando la creatura, la rinnova e con la sua potenza vivificatrice distrugge in lei l’infezione del germe umano e vivifica il germe del Fiat divino . Questo alito è il principio della vita umana nella creatura, la quale poiché si allontanò dal Volere divino, perdette il suo alito e anche se le restò la vita, non sentì più la forza vivificatrice del suo alito che, vivificandola, la manteneva bella, fresca, a somiglianza del suo Creatore. Sicché l’uomo, senza l’alito di Dio, rimase come quel fiore che non avendo più pioggia, vento e sole si scolorisce, appassisce e, declinando il suo capo , tende a morire. Ora per riabilitare il Regno del Divin Volere in mezzo alle creature è necessario che ritorni l’alito continuo di Dio in mezzo ad esse, che, soffiando più che vento, faccia entrare in esse il Sole della Divina Volontà. Essa, col suo calore distruggerà il germe cattivo dell’umano volere e il fiore ritornerà bello e fresco come era stato creato e, raddrizzando il suo stelo sotto la pioggia della sua grazia, rialzerà il suo capo, si vivificherà, si colorirà e tenderà alla vita. “Se le creature sapessero, esclama Gesù, il gran bene che sto preparando, le sorprese d’amore, le grazie inaudite!”.
Lo Spirito Santo vuole assolutamente ridare il suo alito continuato, ma la creatura per poterlo ricevere deve vivere nel Divin Volere, ecco perché Luisa spesso prega Gesù che possa alitare la sua povera anima, per infondere il primo alito divino della Creazione, affinché, col suo alito rigeneratore, possa ricominciare la sua vita tutta nel Fiat e secondo lo scopo per cui era stata creata e Gesù le assicura che è Volontà di Dio che la creatura risalga nel Suo seno, tra le braccia creatrici delle tre Divine Persone, perché possano ridarle il loro alito continuato ed in questo alito la corrente che genera tutti i beni, le gioie e le felicità.
Dio non ci ha creati una volta per tutte, ma ci crea incessantemente col Suo Spirito, la nostra vita è un ritorno alle sorgenti dell’Amore eterno, per cui come Luisa, preghiamo: “Scendi Volere Supremo e vieni a regnare sulla terra, col tuo Spirito investi tutte le generazioni, vinci e conquista tutti”.
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