martedì 31 gennaio 2017

messaggio del 31/01/2016 - fanno soffrire me ed anche voi. Loro continuano a mancare alla carità, girano le cose e incolpano voi, incolpano tutti e non sanno che soprattutto incolpano Dio. Io, la vostra mamma, la Madonnina che vi ama tanto vengo per voi: se vengo in questo luogo è per voi, piccolo gregge, che ancora sentite l’amore. Continuate ad avere sempre amore verso tutti, amore verso Dio, amore verso il prossimo e verso coloro che sono vicini a Dio e al Vescovo. Abbiate coraggio, a volte ho quasi timore di dirlo: coraggio, coraggio, non arrendetevi e ricordatevi: “Depose i potenti dal trono e innalzò gli umili”. Coraggio, Dio onnipotente, il Padre di tutti gli uomini è con voi.

messaggio di Maria SS del 31.01.2017


Gesù vuol farMi conoscere da tutti gli uomini come Vergine dell’Eucaristia per realizzare la conoscenza, in tutto il popolo, del ruolo che ho avuto accanto a Lui Redentore. Nell’attuarsi del Mio progetto, Io stessa sto chiamando i Miei apostoli... Vi invito tutti: sacerdoti, religiosi e fedeli a stringervi intorno ai Nostri Due Cuori per allontanare i castighi, che vi siete attirati a causa dell’infedeltà, del tradimento, della trasgressione. Vi invito a fortificare le famiglie e a sostenerle

sabato 28 gennaio 2017

La fatica della decisione

“Non bisogna mai chiedere all’ammalato più di quanto l’ammalato non possa dare”.Santa Caterina da Siena

“Non bisogna mai chiedere all’ammalato più di quanto l’ammalato non possa dare”. Era quanto ripeteva Santa Caterina ai suoi seguaci, i cateriniani, in merito ad un giovane che un po’ la seguiva e un po’ si allontanava, anche per mesi, per stare con la sua amante. Santa Caterina pazientemente aspettava che tornasse tra i suoi seguaci e, poi, gli chiedeva sempre un piccolo sforzo, ad esempio pregare, poiché, per fare questo, non c’è bisogno di quello sforzo che è necessario per compiere la conversione. La stessa Santa invitava a “speronare l’anima” per ottenere la grazia della decisione. Se una persona non riesce ancora a tagliare i ponti con il male bisogna caricare la volontà con la preghiera del cuore chiedendo a Dio di darci la “Sua forza, la Sua luce e la Sua grazia” e Lui pian piano ci darà la forza di convertirci.
Questo perché la Santa sapeva che dopo la decisione della conversione è difficile fare il bene, in quanto abbiamo il libero arbitrio estremamente indebolito. L’abitudine al peccato ci rende deboli.
San Paolo ha descritto bene questa situazione nella lettera ai Romani: “Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”.
Questa situazione è sicuramente anche di grazia perché ci rendiamo conto che senza l’aiuto di Dio (senza la preghiera, senza i sacramenti… ) non possiamo deciderci per il bene.
Questa cosa la spiega bene Sant’Agostino, per averla vissuta in prima persona, faticando a decidere la sua conversione (rimanendo in quello stato di indecisione per due anni), quando combatté l‘eresia di Pelagio. Quest’ultimo affermava che noi possiamo fare il bene decidendo da soli. Questo non è vero e Dio si servì di Sant’Agostino per combattere, appunto, questa eresia. Infatti, Sant’Agostino afferma che “senza la grazia non riusciamo a decidere il bene”.
Se dopo la conversione (che si concretizza con la confessione) una persona pensa di poter fare il bene, ma non vi riesce non deve avvilirsi perché Gesù ci dice che “senza di Me non potete far nulla”.
Nella nostra miseria, con un atto di umiltà, ci rendiamo conto che solo Dio ci salva se glielo permettiamo.

giovedì 26 gennaio 2017

Oggi Gesù mi ha riproposto questo messaggio della divina sapienza per tutti voi

Gesù  16  - 06 - 2003    Gesù  10 - 07 - 2003
(L'Italia) -“Questo è il paese benedetto del quale Mi sono compiaciuto, in esso ho posto la sede di Pietro ed in esso vive il Mio Vicario in terra che sostengo in modo speciale e che ho posto come lampada ben accesa perché faccia Luce al mondo. (GPII)

Il Mio Cuore ama, in modo speciale, questa terra dove ho posto il Mio Sigillo, Mi sono riservato in essa un angolo speciale dal quale irradio una Luce Unica, Questa va crescendo ed abbraccerà il mondo intero da un capo all’altro.    Qui sono posti i Miei Seggi, su di Essi presto scenderà la Mia Potenza.
Ho chiesto a questo popolo amato di mutare le leggi inique in leggi giuste secondo il Mio Cuore, questo è divenuto un popolo dalla dura cervice che non ascolta le Mie Parole, se esso non Le accoglie, anche Io, Io Dio, sarò sordo alle sue suppliche,  il Mio Cuore, Che tanto ama, geme per la sofferenza anche degli eletti che patiscono, tacciono, offrono, amano.
Proprio per la presenza di molti in questo paese d’amore, concederò ancora i Miei Doni che dovrei negare, ai sordi si risponde con la sordità, ai ciechi con la cecità, ma Io sono Dio, Dio di Amore, per i Miei eletti tra i quali ho eretto il Mio Tabernacolo dove li trovo tutti oranti e fedeli, concederò, dopo la fatica e la pena, il ristoro, ma se i ribelli restano sempre tali e quali, il tempo del dolore, della sofferenza, dell’angoscia sarà sempre più lungo e faticoso da sopportare.”